SS. Nome di Gesù ai Bassi

Cristiani insieme per la pace

COMUNICATO STAMPA
Domenica prossima, 23 febbraio alle ore 16, ad iniziativa della rete di parrocchie della Diocesi di Firenze che si riconosce nel logo di “CRISTIANI INSIEME PER LA PACE”, nella Basilica della Santissima Annunziata, si terrà una Messa di “Invocazione della Pace”.
La Messa sarà concelebrata dai vari parroci e sacerdoti di dette parrocchie.
Da varie zone di Firenze, coloro che vorranno partecipare alla Messa (adulti e ragazzi del Catechismo), muoveranno a piedi con simboli di Pace per raggiungere la Basilica.
E’ annunciata la presenza, ad inizio della Concelebrazione, anche dell’Arcivescovo, Monsignor Gherardo Gambelli.
L’intera cerimonia potrà esser seguita anche in diretta streaming sul canale:
https://www.youtube.com/@CristianiInsiemePerlaPace

La nostra parrocchia aderisce, da settembre 2024, al gruppo di parrocchie “Cristiani insieme per la pace” che ha l’impegno di pregare in maniera particolare per la pace la prima domenica di ogni mese.

Parrocchie fiorentine di: B.V.M. Madre delle Grazie all’Isolotto, Madonna della Tosse a Firenze, San Frediano in Cestello, San Giusto a Ema, San Lorenzo a Ponte a Greve, San Lorenzo alle Rose, San Niccolò a Oltrarno, San Quirico a Legnaia, San Romolo a Bivigliano, San Zanobi e Santi Fiorentini, Santa Lucia a Trespiano, Santa Maria a Ricorboli, Santa Maria a Quarto (di Ripoli), Santa Maria a Scandicci, Santa Maria al Pignone, Santo Stefano a Paterno, Santo Stefano in Pane a Rifredi, Sant’Andrea in Percussina, Sant’Antonio al Romito, Sant’Jacopo in Polverosa, Santissimo Nome di Gesù ai Bassi.
cristianiinsiemeperlapace@gmail.com

COSI’ SI RUBA LA PACE
IN MEDIO ORIENTE

di Ibrahim Faltas Vicario Custodia di Terra Santa

Vivere i Dieci comandamenti in Terra Santa nel tempo forte della Quaresima ci aiuta a vivere con maggiore intensità il mistero pasquale. I Dieci comandamenti indicano la strada della vita di un cristiano: nei tempi bui sono una bussola per non perdere la direzione e il senso profondo della vita, nell’oscurità di questi anni sono la torcia che illumina il percorso giusto.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci dice: «Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo…». In qualsiasi modo.

Si ruba in tanti modi: di nascosto, ingannando, approfittando, negando, falsificando, sprecando, offendendo, calunniando. Si può rubare la vita, la pace, la dignità, la fiducia, la speranza, si può rubare il futuro.

Si ruba la vita quando si costruiscono e si commerciano strumenti di morte, si arma l’odio e non si lavora per il disarmo come primo obiettivo per sconfiggere la guerra.

Si ruba quando si offre pace con le parole e si cerca la guerra per i propri interessi, quando si falsifica il valore degli altri e ne si infanga l’onore, attribuendosi meriti e ricavando privilegi e onori.

Si ruba la dignità di un bambino che muore di fame, di sete, di caldo e di freddo, di un adulto che non può proteggerlo, di chi vorrebbe aiutarlo e salvarlo ma non può attraversare un confine.

Si ruba la fiducia a chi guarda il prossimo come si guarda a un fratello porgendo una mano per essere sollevato e invece viene calpestato. Si ruba la speranza a chi dopo diciotto mesi di guerra aspetta la fine di un incubo mentre è circondato da macerie che nascondono corpi, memorie, ricordi e storie di vita.

Si ruba il futuro del pianeta se non si cancellano debiti a due terzi del mondo (Avvenire sta raccontando proprio in queste settimane l’incredibile storia del doppio debito di Haiti), a cui l’altro terzo ha già rubato terre e risorse.

La ripresa della guerra a Gaza, in pochi giorni, ha rubato la vita a tante persone. La guerra ha rubato le carezze dei genitori agli orfani, ha rubato la serenità agli ultimi anni degli anziani, ha rubato a tanti l’onore e la dignità, approfittando di chi è nel bisogno.

La guerra ruba l’innocenza e la gioia degli occhi dei bambini che nei giorni di Festa indossano vestiti nuovi e ricevono regali e dolci. Nei giorni di guerra, i piccoli hanno occhi spenti e tristi e chiedono un pezzo di pane.

Rubare la giustizia, la verità, la carità è un’offesa all’umanità ferita dalla guerra. Il settimo comandamento ordina di non rubare, di rispettare la giustizia umana per osservare la legge di Dio, per non perdere la sua luce e la sua speranza.

“L’Avvenire” di giovedì 3 aprile 2025

1 commento su “Cristiani insieme per la pace”

  1. Sono molte le parrocchie che si sono coinvolte e tuttavia ancora troppo poche.
    Mi duole constatare, nel nostro vicariato, che manchi anche… la mia.
    Pace e bene
    A.

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